ASVe, Senato, Dispacci Costantinopoli, Box 132, Unfoliated

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Date Created
1648-02-28
Language
Resource Type
Physical Form
Page Total
756r-757r
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Transcription - Plain
Ill.mo et Ecc.mo Sig.r Bailo. Con sensi di benigno compatim.to proportionati al zelo, et pietà dell' E. V'ra fù accompagnato l'infortunio, che colpì nel più vivo del cuore gia doi anni in circa e Christoforo Tarsia suo Drag.o et servo hum.o, mentre unita alla violenza di turco principale interessato la fraude di Mercante suddito debitore, mi veggo punito senza colpa, et con odiosa ingratitudine corrisposto, non senza rischio evident.me dell' ultima perditione delle cose mie, coll' esterminio di sette creature in'ocenti. Queste, unite con le mie, et con le voci della propria Madre, chiedono con lagrime di Sangue il patrocinio dell' Ecc.za V., à riparo d'una cadente fameglia portata alli estremi languori anco per la total perdita delle sostanze del mio infelicissmo suocero, che già impicato da Turchi hà lasciate co'l sangue, sparso da lui, vive licicatrici in Noi, et insanabili sempre; Autore di questa mia recente disgr'a fù Simon Pincini , che mentre si trovava con neg.o in q'ste parti, contrattò con Ibrahim Aga Chiecaia della sultana la compreda di dieci tavole di Zambelloti, mandate poi à suo Padre in Venetia, questo si valse dell persona mia per interprete, et col mio mezzo apunto seguì promessa per nome di lui, di mandare il ritratto d'esse al turco med.mo che di ciò contento, fermò il mercato, attendendo l'essecut.ne della parola: mà nel progresso di q'alche mese absentato di quà il Pincini, fù scoperto dal turco l'ingan'o, di cui si rese tanto più erto, q'nto ne del ritratto de suoi Zambelloti, ne di lett.e scritte, ad' istanze fatte, vidde mai venir aviso, ò risposta, silentio, che fieram.te concitò Ibrahim, il q'ale non potendo sfogar la sua rabbia sopra li absenti colpevoli, s'è ridotto à 756v bersagliar l'in'occenza, et fatta raccolta di testimonij, quali ad' uso del paese affermano quel, che piace, non quel, che è vero , cambiata faccia al neg.o, et formata una putrida vania, m'hà descritto in qualità non di Drag.no, mà di piezo, m'hà giurato debitore, et scordato del Pincini pretende il rissarcim.to col mio sangue che se per questa ingiustiss.ma causa io dovessi versare, conerrei miserabile andar mendicando con' essempio d'inaudita infeliità; come senza essempio può certam.te dirsi un' infortunio di soggiaciare p[er] servitio, cortesemente prestato, à vessationi tali, che porteriano in avvenire avvedim.ti magg.ri in chi dovesse contribuire l'opera sua in così fatte occ.ne; hora alle oppressioni mie vien'ad impregarsi con sforzo magg.re detta l'acc'tta di questo Min.ro, nè potendo ad' essa trovarsi, in questi tempi, valevole ressistenza, hà egli ottenuto ordine per la mia carcerat.ne, la quale se succedesse, darebbe conseguenza irrreparabile dell'ultimo essidio di mie estenuate fortune. Ridotto per questo in necessità di divertirmi così gran colpo, convengo andar fuggitivo, abbandonar la Casa, allontanarmi dal Ser.tio, et rendermi inutile à V. E. mio Clement.mo P'npe, aspettando ad' ogni hora, che arrivi sopra di me un fulmine, che quanto più tardo, tanto più violente potrà distrugger dal fondam.ti quelle povere piante, à pena note, che on la perdita mia perderiano l'alim.to, et sariano in stato di ridursi in gremo alla disperat.ne, quando l'occhio dell'E. V: non le 757r mirasse colla solita benignità prevenendo con' atti di gratia le sacete della fortuna. Già per qualche vantaggio di tempo da scriver a Ven.a in mio sollevo, et p[er] sospender li furori del turco, oltre l'impiego dell'autt'a, et patrocinio dell'E. V:, hò esborsati 150 reali à suoi favoriti, come ne consta p[er testionij la verità nella Cancria di V. E:, niente però hà giovato, p[er]che non m è arrivata risposta, et li deb.ri con spacciata temerità fomentano le ingiuste p[er]secut.ni contro di mè, p[er] so??her se stessi dal necess.o pagam.to, cosi havendo provato inutile ogni ricorso, non tenendo in Venetia interessato ò congionto, che mi sostenti, ò m'aiuti, conoscendo che la tardanza magg.re in questo neg.o e Mr'e dei magg.ri pericoli, non devo perder più tempo p[er] appigliarmi à gl' ultimi remedi, et animar in q'alche modo le mie estente speranze. Vengo però ad implorare colle voci d'anima afflitiss.ma dalla carità, dalla misericordia di V. E: quel sollevo, che vaglia ad' essimer me stesso da cosi grande infortunio, et à preservare[?] alla Ser.ma Rep.ca un miserabile inocentiss.mo Ser.re, che pieno di lagrime altro non attende, che di vedersi fatto cibo della voracità di q'sti barbari , dal che spero in S. D. M. di restar preservato mediante il patrocinio di V. E., onde messe in chiaro le mie ragg.ni, le altrui fraudi, datto il suo dritto alla giust.a, et alla verità, io possa respirare, et acclamar bened.ni continue all' E. V. vero beneffattore, et redentore della mia assai combattuta, ma sempre costante fideliss.ma Casa. Gr'a etc.
Gregorian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc68697
Agency
Local Identifier
doc_dragoman_venetian_archive_405
Gregorian Date (RAD)
2/28/1648
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Ill.mo et Ecc.mo Sig.r Bailo. Con sensi di benigno compatim.to proportionati al zelo, et pietà dell' E. V'ra fù accompagnato l'infortunio, che colpì nel più vivo del cuore gia doi anni in circa e Christoforo Tarsia suo Drag.o et servo hum.o, mentre unita alla violenza di turco principale interessato la fraude di Mercante suddito debitore, mi veggo punito senza colpa, et con odiosa ingratitudine corrisposto, non senza rischio evident.me dell' ultima perditione delle cose mie, coll' esterminio di sette creature in'ocenti. Queste, unite con le mie, et con le voci della propria Madre, chiedono con lagrime di Sangue il patrocinio dell' Ecc.za V., à riparo d'una cadente fameglia portata alli estremi languori anco per la total perdita delle sostanze del mio infelicissmo suocero, che già impicato da Turchi hà lasciate co'l sangue, sparso da lui, vive licicatrici in Noi, et insanabili sempre; Autore di questa mia recente disgr'a fù Simon Pincini , che mentre si trovava con neg.o in q'ste parti, contrattò con Ibrahim Aga Chiecaia della sultana la compreda di dieci tavole di Zambelloti, mandate poi à suo Padre in Venetia, questo si valse dell persona mia per interprete, et col mio mezzo apunto seguì promessa per nome di lui, di mandare il ritratto d'esse al turco med.mo che di ciò contento, fermò il mercato, attendendo l'essecut.ne della parola: mà nel progresso di q'alche mese absentato di quà il Pincini, fù scoperto dal turco l'ingan'o, di cui si rese tanto più erto, q'nto ne del ritratto de suoi Zambelloti, ne di lett.e scritte, ad' istanze fatte, vidde mai venir aviso, ò risposta, silentio, che fieram.te concitò Ibrahim, il q'ale non potendo sfogar la sua rabbia sopra li absenti colpevoli, s'è ridotto à 756v bersagliar l'in'occenza, et fatta raccolta di testimonij, quali ad' uso del paese affermano quel, che piace, non quel, che è vero , cambiata faccia al neg.o, et formata una putrida vania, m'hà descritto in qualità non di Drag.no, mà di piezo, m'hà giurato debitore, et scordato del Pincini pretende il rissarcim.to col mio sangue che se per questa ingiustiss.ma causa io dovessi versare, conerrei miserabile andar mendicando con' essempio d'inaudita infeliità; come senza essempio può certam.te dirsi un' infortunio di soggiaciare p[er] servitio, cortesemente prestato, à vessationi tali, che porteriano in avvenire avvedim.ti magg.ri in chi dovesse contribuire l'opera sua in così fatte occ.ne; hora alle oppressioni mie vien'ad impregarsi con sforzo magg.re detta l'acc'tta di questo Min.ro, nè potendo ad' essa trovarsi, in questi tempi, valevole ressistenza, hà egli ottenuto ordine per la mia carcerat.ne, la quale se succedesse, darebbe conseguenza irrreparabile dell'ultimo essidio di mie estenuate fortune. Ridotto per questo in necessità di divertirmi così gran colpo, convengo andar fuggitivo, abbandonar la Casa, allontanarmi dal Ser.tio, et rendermi inutile à V. E. mio Clement.mo P'npe, aspettando ad' ogni hora, che arrivi sopra di me un fulmine, che quanto più tardo, tanto più violente potrà distrugger dal fondam.ti quelle povere piante, à pena note, che on la perdita mia perderiano l'alim.to, et sariano in stato di ridursi in gremo alla disperat.ne, quando l'occhio dell'E. V: non le 757r mirasse colla solita benignità prevenendo con' atti di gratia le sacete della fortuna. Già per qualche vantaggio di tempo da scriver a Ven.a in mio sollevo, et p[er] sospender li furori del turco, oltre l'impiego dell'autt'a, et patrocinio dell'E. V:, hò esborsati 150 reali à suoi favoriti, come ne consta p[er testionij la verità nella Cancria di V. E:, niente però hà giovato, p[er]che non m è arrivata risposta, et li deb.ri con spacciata temerità fomentano le ingiuste p[er]secut.ni contro di mè, p[er] so??her se stessi dal necess.o pagam.to, cosi havendo provato inutile ogni ricorso, non tenendo in Venetia interessato ò congionto, che mi sostenti, ò m'aiuti, conoscendo che la tardanza magg.re in questo neg.o e Mr'e dei magg.ri pericoli, non devo perder più tempo p[er] appigliarmi à gl' ultimi remedi, et animar in q'alche modo le mie estente speranze. Vengo però ad implorare colle voci d'anima afflitiss.ma dalla carità, dalla misericordia di V. E: quel sollevo, che vaglia ad' essimer me stesso da cosi grande infortunio, et à preservare[?] alla Ser.ma Rep.ca un miserabile inocentiss.mo Ser.re, che pieno di lagrime altro non attende, che di vedersi fatto cibo della voracità di q'sti barbari , dal che spero in S. D. M. di restar preservato mediante il patrocinio di V. E., onde messe in chiaro le mie ragg.ni, le altrui fraudi, datto il suo dritto alla giust.a, et alla verità, io possa respirare, et acclamar bened.ni continue all' E. V. vero beneffattore, et redentore della mia assai combattuta, ma sempre costante fideliss.ma Casa. Gr'a etc.